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Stemma e gonfalone

Storia

Nel 1984 il sindaco , avendo da tempo constatato che il Comune di Braone pur autonomo da più di 30 anni era sprovvisto di un proprio vessillo da esporre durante le varie manifestazioni, pensò bene di proporre al Consiglio Comunale l’adozione di uno stemma e del relativo gonfalone.

Dopo alcune ricerche riuscì a focalizzare tre oggetti fondamentali che significavano precisamente l’origine del paese, l’habitat della piccola comunità e l’ambiente strettamente legato al lavoro agricolo e artigianale. Infatti le monete d’oro del Tesoro di Braone(V sec.d.C.),i portali delle corti e il torrente Palobbia furono approvati come degni simboli da mettere nello stemma.(Per le spiegazioni e le descrizioni di detti simboli si rimanda a specifici articoli presenti in questo sito.)

Il gonfalone si presenta nel colore celeste che fa da campo allo stemma; questo è diviso in quattro settori: il primo a sinistra in alto mostra 9 monete d’oro in campo rosso, l’ultimo a destra il torrente Palobbia azzurro in campo verde e gli altri due sono i portali di pietra grigia in campo bianco. Come si può facilmente notare i campi rappresentati nello stemma hanno gli stessi colori della bandiera italiana.

La parte storica è stata effettuata da Prandini Rino,la parte grafica è stata curata da Poli Ulisse e il formato del gonfalone deciso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri(Decreto 4 ottobre 1984 firmato Craxi).

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Ultimo aggiornamento
13 settembre 2022