Seguici su
Cerca

Le corti e i portali

Storia

Le corti di Braone necessitano di un cenno particolare in quanto, da tanti secoli, nel loro insieme, hanno formato e formano tuttora la struttura del centro storico. Sono circa una ventina che, nonostante la scarsa conservazione dovuta a modifiche varie avvenute dal 1950 al 1980,presentano un loro fascino soprattutto per la presenza di manufatti soprattutto in granito, segni evidenti di un vissuto dei clan attorno ai quali ruotava una buona economia di famiglie imparentate tra loro. Il simbolo che più di ogni altro testimonia la storia delle nostre corti contadine del periodo rinascimentale è sicuramente il portale a trave o ad arco che sopportava il pesante portone in castagno, che alla sera veniva chiuso per difendere gli abitanti delle corti da ogni genere di pericolo notturno. (Il portale maggiormente diffuso nel centro storico è in granito dell’Adamello con 7 pezzi:2 plinti,2 spalle,2mensole e 1 trave). All’interno delle corti, alcune presentano ancora l’antico selciato, a pian terreno si affacciavano le cucine, le stalle e gli involti, poi vi erano le “ére” per il ricovero dei carri e degli attrezzi agricoli e le concimaie. Ai piani superiori erano posizionate le camere , i fienili (tebbiàcc) e i solai per l’essicatura dei prodotti della terra. Quindi, ancora nel cortile,vi erano due strutture importanti ed essenziali, ad uso di tutto il clan, e cioè la fontana e il forno. Di queste corti se ne può fare un elenco indicando le più significative per ampiezza e per le loro pietre datate. Ecco allora che troviamo .

  • la curt dei Légor(1450) in via Sommavilla;
  • la curt dei Fibbie (1499) in via S.Antonio;
  • la curt dei Bitìne (1511) in via Sant'Antonio;
  • la curt dei Bunfadi’(1549) in via Re;
  • la curt dei Surcc-1 (1547) in via S.Antonio;
  • la curt dei Casari’ (1554-5) in via Ziralda;
  • la curt dei Luigècc (1575) presso la parrocchiale;
  • la curt dei Bòbe (1584) in via Piana-Sommavilla;
  • la curt dei Surcc -2 (1609) in via S.Antonio;
  • la curt dei Prendi’(1647-1692) presso la parrocchiale;

e ancora le corti dei Vülge, dei Simberghi’, dei Poi, dei Tòne, dei Pierulàne, dè Dòro, dè Pishabàla, dèla Tor ecc. All’interno di questi cortili compaiono altre date dello stesso periodo incise sui cappelli delle porte delle stalle e delle finestre(1511-1561-1586-1639 ecc). Da tali date si può facilmente dedurre come il borgo di Braone con le sue corti si sia sviluppato soprattutto nel Rinascimento quando le regioni italiane erano in pieno boom economico e culturale e i portali, reperti di pietra ancora presenti nel centro storico, fanno dire a Belotti e Tognali nel loro libro ”Sulla via del granito” :”Senza nulla togliere ai numerosi portali distribuiti in diversi paesi della Valle Canonica, sicuramente quelli di Braone sono i più antichi ed architettonicamente più rilevanti dell’intero territorio”.

Braone 3 Marzo 2009-03-03

Prandini Rino

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
13 settembre 2022