Seguici su
Cerca

Rifugio Prandini Franco

Argomenti

Turismo

Descrizione

A quota 1950 m.s.l.m. sulle Foppe di Braone fu costruito nel 1983 un rifugio dedicato ad un giovane alpino ,morto per una grave malattia all’età di 26 anni. Infatti il titolare della ditta Quadrio di Tirano, nella quale lavorava il padre del defunto, chiese al Comune come poteva ricordare il figlio del suo dipendente prematuramente scomparso. Il sindaco ,data la povertà della cassa comunale, propose alla giunta comunale e quindi alla ditta Quadrio di ristrutturare la cascina della malga Foppe di Sopra(costruita negli anni “50) integrandola con un rifugio . Fu perciò dato l’incarico al tecnico comunale per il progetto che, visto dal sig. Quadrio, risultò per lui troppo oneroso. Allora si decise che la cascina esistente ad uso dei mandriani l’avrebbe restaurata il Comune, predisponendo anche una soletta orizzontale in legno sopra il tetto di calcestruzzo ormai fatiscente e ,su questa (mq.56),la ditta avrebbe costruito in legno un rifugio prefabbricato di tipo canadese. Dopo il trasporto di tutto il materiale edile con l’elicottero(non c’erano e non ci sono strade di accesso), furono coinvolti il gruppo alpini e dei volontari(15 circa)che ,per una decina di week-end ,sono saliti a piedi per l’opera di ristrutturazione e di predisposizione della cascina della malga, al fine di installarvi sopra il rifugio. In agosto in una settimana, dopo numerosi viaggi di elicottero per il trasporto del materiale occorrente, gli operai di un’impresa di Tirano montarono la struttura in legno. In settembre dello stesso anno vi fu l’inaugurazione del rifugio con la presenza di autorità civili e religiose dedicando il manufatto a Prandini Franco, presenti pure i famigliari, il donatore e molti cittadini di Braone colà pervenuti a piedi o con l’elicottero.

Cascina vecchia

Accanto alla cascina della Malga Foppe di Sopra e al Rifugio Prandini esisteva fino al 1995 la cascina vecchia della malga ,cadente e da tempo utilizzata solo per il ricovero dei maiali o/e dei cani e come ripostiglio della legna. In quell’anno gli alpini, vuoi per migliorare l’ambiente vuoi per dare più spazio ricettivo al Rifugio ,decisero di ricostruirla utilizzando le stesse pietre trasportando con l’elicottero il resto del materiale edile. Dopo due estati, in cui 20 persone (alpini e non) hanno sacrificato i loro fine-settimana, il nuovo stabile, internamente rivestito in legno ,fu inaugurato.

Informazioni

Il Rifugio ancora oggi(2007) è regolato da uno statuto comunale. E’ gestito da una commissione di volontari, alpini e simpatizzanti. Con il metodo dell’autogestione vi si può accedere liberamente rivolgendosi al Comune di Braone per informazioni. L’ambiente si presenta con tre vani (atrio, cucina-tinello e camera per 12 persone) più dei modesti servizi. Si può usufruire dei viveri sigillati e di lunga conservazione, della legna e del gas (per questi e per il pernottamento si lascia un’offerta). Con la ristrutturazione della più vecchia cascina della malga sono stati creati altri 18 posti letto.


P.S. in Biblioteca c'è il DVD della "Storia del rifugio Prandini Franco" di cui si può richiedere una copia, previa prenotazione.
Per informazioni tel: 0364434043 (Comune di Braone)

Modalità di accesso

Accesso libero